Ora solare: perché si parla di abolirla? Tutti i vantaggi

2022-11-03 14:54:30 By : Mr. raven hu

L'arrivo dell'ora solare ha riaperto il mai sopito dibattito sull'abolirla e tenere l'ora legale più a lungo, magari per sempre. Ecco quali sarebbero i vantaggi.

La scorsa notte, alle tre, è scattata l’ora solare e con essa il canonico “rito” dello spostamento di lancette un’ora indietro. Si è potuto dormire un’ora in più nell’immediato, perdendo però parallelamente un’ora di luce naturale.

Insomma, è cominciato il periodo in cui “si fa buio prima” e le luci di casa si accendono già alle 18. L’ora solare rimarrà in vigore fino al 26 marzo 2023 e, come al solito, il suo arrivo ha riaperto il mai sopito dibattito sull’abolirla e tenere l’ora legale più a lungo, magari per sempre.

I vantaggi sarebbero molteplici, soprattutto considerato il periodo storico che stiamo vivendo, tra l’inflazione che mette in ginocchio le aziende e le famiglie (e che è volata a ottobre secondo l’Istat al 12%), il caro energia (che l’ha scatenata) e l’emergenza climatica. A dimostrare i benefici della fine della continua alternanza ora legale/solare è stata un’indagine promossa da Terna e riportata da Il Sole 24 Ore.

Stando allo studio di Terna, società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, durante i 7 mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha risparmiato 420 milioni di kWh, che corrispondono al fabbisogno medio annuo di circa 150mila famiglie, pari a 190 milioni di euro in meno. Niente male in un periodo simile.

Senza contare le ricadute positive sull’ambiente: il minor consumo di energia elettrica ha ridotto le emissioni di CO2 nell’atmosfera di 200mila tonnellate. Oltre all’indagine di Tecna, pure il Centro Studi di Conflavoro Pmi (la Confederazione nazionale delle piccole e medie imprese) ha dimostrato che mantenere l’ora legale farebbe risparmiare fino a 2,7 miliardi di euro nel 2023 sui consumi dell’elettricità.

Ma i benefici non sarebbero solo economici e ambientali. Già, perché abolire l’ora solare permetterebbe pure di evitare il disorientante effetto mini jet-lag provocato dallo spostamento di lancette, che porta ad un inevitabile sfasamento dell’orologio biologico nel ritmo sonno-veglia, con conseguenti ansia, stress e malumore. Non solo: avere più ore di luce per socializzare e svolgere attività all’aperto potrebbe essere un bene anche per i più piccoli.

L’Ue è da anni che dibatte sul mantenere l’ora legale per tutto l’anno. Trattandosi però di un dossier europeo, gli Stati membri si muovono in disordine. Al momento, come evidenziato da Altroconsumo, nessuno dei paesi dell’Unione ha legiferato in merito o dichiarato apertamente la propria posizione.

In Italia, la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e Consumerismo No Profit hanno raccolto 256mila firme a sostegno della petizione per mantenere l’ora legale tutto l’anno. Il presidente Sima Alessandro Miani e quello di Consumerismo Luigi Gabriele hanno sottolineato:

A questo punto non escludiamo di percorrere formalmente questa strada, dato che è stata appena varata la piattaforma digitale per la sottoscrizione dei Referendum abrogativi dal Governo Draghi, rimasto negli ultimi mesi del suo mandato impermeabile alla richiesta di popolo. Chiediamo oggi alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di trovare il modo di congelare il passaggio all’ora solare previsto per il 29 ottobre, dando così modo al gestore della rete elettrica di verificare sul campo il reale risparmio ottenibile in termini economici e ambientali.

“Mantenere l’ora legale – hanno concluso Miani e Gabriele – è semplice, a costo zero e in grado di contribuire al superamento del difficile momento economico che il Paese si appresta ad attraversare. Oltre al risparmio energetico, che col crescere dei prezzi del gas è passato da stime di 500 milioni l’anno basati sui dati Terna ad oltre 2 miliardi e mezzo di euro per il solo 2023, si aggiungerebbe un taglio di emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana e planetaria”.

Non solo: “Non essendo più l’Italia un Paese con la maggioranza degli abitanti impiegati in agricoltura – ha osservato Miani – viene meno anche la necessità di dover disporre di luce solare già al mattino molto presto. L’ora legale è stata definitivamente adottata nel nostro Paese nel 1965-66 diventando popolare proprio in periodo di crisi energetica degli anni ’70 e ha già subito una estensione di circa 3 mesi nel 1996 sulla base di indicazione comunitarie europee”.

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